Bracketing

 

La tecnica prende il nome di bracketing, tradotto con “esposizione variata a forcella”, e prevede l’esecuzione di almeno 3 foto separate tra loro da una forcella di sovra e sottoesposizione (tempo più lungo e più corto del previsto) che permette di “centrare” la foto perfetta. La tecnica è diffusissima nelle reflex a pellicola poiché offre un modo per cautelarsi contro errori di esposizione a fronte di un po’ di spreco di pellicola. Nel mondo digitale non viene usata granché visto che esiste modo per controllare immediatamente la foto appena scattata e decidere se rifarla. Tuttavia non sempre è possibile rifare una foto e talvolta ciò che vediamo soddisfacente sul display della fotocamera si rivela insoddisfacente una volta proiettato su uno schermo più ampio, come quello di un PC, oppure stampato. Di conseguenza la presenza di un’esposizione variata a forcella costituisce una garanzia anche nel mondo digitale.È semplicissima da usare: si cerca innanzitutto se compare tra le funzioni offerte dalla nostra fotocamera, quindi si decide l’ampiezza della forcella (di quanto l’immagine debba essere esposta più e del dovuto). Se decidiamo che il valore della forcella è 1 da ripartire su tre foto, avremo la prima foto con l’esposizione corretta, la seconda esposta con il doppio della luce (ossia impiegando un tempo di posa doppio) e la terza con la metà della luce, cioè con un tempo di posa dimezzato. Poiché si tratta di differenze molto marcate, si offre spesso la prerogativa d’impostare una forcella con intervalli di 0,3 o di 0,7. Entrambe le fotocamere usate come esempio dispongono di questa funzione. Attivatela, selezionate il soggetto da fotografare, e cominciate a scattare, la macchina cambierà automaticamente le impostazioni di esposizione per una serie di 3 o 5 scatti così da costruire la forcella.

 
Serie di foto scattate con esposizione a forcella La sequenza di cinque foto realizzate nella nostra forcella che abbiamo scelto con un’ampiezza massima di 0,7. Si parte dall’esposizione corretta e si prosegue sovresponendo di +0,7 e poi di +0,3, infine si sottoespone di –0,3 e –0,7. Tra le cinque foto risultati troveremo probabilmente quella che soddisfa perfettamente i nostri gusti, a meno di aver mantenuto una forcella troppo stretta (il massimo d’incremento/decremento è di 2 unità, il che equivale a quadruplicare e dividere per quattro la luce nell’immagine rispetto all’esposizione standard).

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